Marche: il primo coordinamento regionale del sistema di accoglienza e integrazione
Barbara Paolinelli | 16 Gennaio 2025
Il 22 aprile 2021, nelle Marche, è stato istituito il primo e per il momento unico, Coordinamento Regionale del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), in Italia. Prima di approfondire il ruolo e le attività di questo coordinamento, è utile spiegare cos’è il SAI.
Che cos’è il Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI)
Il S.A.I. (Sistema di Accoglienza e Integrazione) è la prosecuzione del precedente SIPROIMI (Sistema di Protezione per Titolari di Protezione Internazionale e per Minori Stranieri Non Accompagnati). La modifica è stata introdotta dal D.L. 21 ottobre 2020, n. 130, convertito nella Legge 18 dicembre 2020, n. 173, che ha ampliato e ridefinito le categorie di beneficiari e le modalità di accoglienza.
Oltre ai titolari di protezione internazionale e ai minori stranieri non accompagnati, il S.A.I. accoglie anche i richiedenti protezione internazionale, gli stranieri in prosieguo amministrativo affidati ai servizi sociali al compimento della maggiore età, e i titolari di permessi di soggiorno per diverse ragioni, tra cui: protezione speciale, casi speciali (umanitari in regime transitorio, protezione sociale, vittime di violenza domestica o sfruttamento lavorativo), vittime di calamità, migranti con riconosciuto valore civile, e permessi per cure mediche.
Il sistema si articola su due livelli di servizi: il primo livello, dedicato ai richiedenti protezione internazionale, e il secondo livello, orientato all’integrazione socio-economica, rivolto a tutte le altre categorie di beneficiari.
Il S.A.I. è una rete nazionale di enti locali che realizzano progetti di accoglienza integrata finanziati dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, nei limiti delle risorse disponibili. Grazie al supporto del terzo settore, gli enti locali offrono interventi che superano il semplice vitto e alloggio, includendo informazione, accompagnamento, assistenza, orientamento e percorsi personalizzati volti a favorire l’inserimento socio-economico dei beneficiari.
Le caratteristiche principali del SAI sono:
- Carattere pubblico delle risorse, gestite da Ministero dell’Interno ed enti locali, attraverso una governance multilivello;
- Volontarietà degli enti locali nel partecipare alla rete;
- Decentramento degli interventi di accoglienza integrata;
- Collaborazione con il terzo settore, che svolge un ruolo cruciale nell’attuazione degli interventi;
- La promozione e lo sviluppo di reti locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori privilegiati per la riuscita delle misure di accoglienza, protezione, integrazione.
I progetti territoriali del SAI, che coinvolgono sia grandi città che piccoli centri, promuovono una cultura dell’accoglienza e garantiscono continuità nei percorsi di inserimento socio-economico.
Ad ottobre 2024, a livello nazionale, risultano attivi 881 progetti SAI, suddivisi in:
- 633 progetti ordinari,
- 208 progetti per minori stranieri non accompagnati (MSNA),
- 40 progetti per persone con disagio mentale o disabilità (DM/DF).
Questi progetti offrono a livello nazionale complessivamente 41.044 posti di accoglienza, così distribuiti:
- 34.163 posti per progetti ordinari,
- 6.109 posti per MSNA,
- 772 posti per DM/DF.
Il progetto S.A.I. dell’ASP AMBITO 9 di Jesi
Nella Regione Marche, nello stesso periodo, sono attivi 1.596 posti di accoglienza, di cui 13 posti per DM/DF,163 posti per MSNA, gestiti da 20 enti locali titolari di progetto.
All’interno di questo contesto generale e specifico delle Marche si colloca il progetto SAI del Comune di Jesi, gestito dall’ASP Ambito 91. Dei 1.596 posti di accoglienza regionali, il progetto SAI di Jesi gestisce quasi la metà dei posti della Regione Marche, ben 757 posti (di cui 715 posti per singoli/e, famiglie, anche monoparentali, e 42 posti per MSNA e neomaggiorenni), rendendolo così:
- Il terzo progetto più grande d’Italia in termini di capacità (si pensi solo agli appartamenti locati: 146, le strutture per MSNA pari a 7, per un totale di 420 operatori impiegati nelle varie mansioni) ;
- Il primo progetto nazionale per numero di Comuni coinvolti, con ben 35 Comuni partner, situati principalmente nella Provincia di Ancona ma anche in aree limitrofe.
Il Coordinamento Regionale SAI nelle Marche
Il Coordinamento Regionale SAI delle Marche riunisce tutti gli enti locali che gestiscono progetti SAI nella regione: infatti tutti i sindaci titolari di progetti SAI hanno aderito al protocollo.
Come è nato il Coordinamento?
L’idea è nata durante la pandemia da COVID-19, un periodo caratterizzato da chiusure e difficoltà, in cui risultava complesso, e talvolta impossibile, proseguire i percorsi di inclusione dei beneficiari del SAI a livello territoriale a causa delle restrizioni imposte dalla situazione sanitaria. Tuttavia, l’ASP Ambito 9 non voleva restare inattiva né limitarsi ad attendere passivamente il superamento dell’emergenza. È stato allora che il Direttore dell’ASP ed i referenti dei progetti SAI dell’ASP hanno pensato all’opportunità di proporre un coordinamento regionale, gestibile, almeno nella fase iniziale, in modalità remota. Dopo aver contattato i referenti degli enti locali appartenenti alla rete SAI, è stata organizzata una riunione online per presentare l’importanza e l’urgenza di avviare questo coordinamento. Nelle settimane successive, l’ASP Ambito 9 redasse una bozza del protocollo, condivisa con i partecipanti e il Servizio Centrale del SAI per eventuali miglioramenti. Dopo un processo di revisione durato alcune settimane, il documento definitivo fu pronto.
Gli obiettivi del coordinamento
Il coordinamento si prefigge i seguenti obiettivi principali:
- Promuovere la cultura dell’accoglienza in tutta la regione, garantendo qualità nei servizi secondo le linee guida ministeriali.
- Partecipare ai tavoli inter-istituzionali e creare nuove sinergie tra istituzioni locali e nazionali, come Prefetture e organizzazioni del terzo settore, al fine di armonizzare e uniformare i servizi sul territorio e garantire una corretta integrazione dei beneficiari del SAI/EX SIPROIMI nel tessuto sociale locale;
- Coordinarsi con altri enti locali ed enti gestori al fine di uno scambio di buone prassi
- Collaborare con la Regione Marche per sviluppare misure di tutela e integrazione, inclusi percorsi formativi, sostegno abitativo e scambi culturali.
La firma del protocollo
L’approvazione del protocollo da parte dei 16 Comuni titolari di progetti SAI nelle Marche è stato un processo complesso, durato oltre sei mesi, perché sottoposto all’approvazione delle varie Giunte comunali. Una volta firmato, si è proceduto con l’elezione dei rappresentanti dei componenti del coordinamento regionale che è composto da un referente per ogni ente locale e può coinvolgere i referenti degli enti gestori.
Inoltre è prevista una Direzione del coordinamento composto da 5 elementi, che in seduta plenaria sono stati eletti: tre degli enti locali e due degli enti gestori con la funzione di rapportarsi con le istituzioni, dando vita così ad un comitato di direzione composto da cinque professionisti del settore pubblico/privato.
Il Coordinamento si riunisce con cadenza quadrimestrale o secondo necessità, e può attivare tavoli tematici dedicati ai principali settori dell’accoglienza e integrazione, come l’accoglienza materiale, l’apprendimento della lingua italiana, il supporto legale e assistenza psicologica, l’inserimento lavorativo e abitativo, e la promozione della cultura e dell’integrazione interculturale.
Il protocollo ha validità triennale, con possibilità di rinnovo, ma gli enti locali possono recedere con un preavviso formale di due mesi dalla scadenza.
Il protocollo è stato rinnovato il 22/04/2024, vedendo l’adesione di un nuovo comune, che ha attivato un progetto Sai nell’anno in corso.
I tavoli di lavoro del coordinamento regionale SAI
Nel 2022, il Coordinamento regionale del SAI delle Marche, composto da 16 Enti locali titolari di Progetti SAI, ha avviato tre Tavoli di lavoro su tematiche prioritarie. La decisione sugli argomenti da approfondire è stata presa tramite votazione dei rappresentanti degli Enti locali e degli Enti gestori, portando alla creazione di gruppi di lavoro dedicati ai seguenti ambiti:
- Inserimento abitativo dei beneficiari in uscita dal SAI;
- Presa in carico di beneficiari con vulnerabilità psichica e/o sanitaria;
- Presa in carico di minori stranieri non accompagnati (MSNA).
Tutti i tavoli di lavoro vengono convocati e coordinati da un referente dell’Unità operativa Immigrazione dell’ASP Ambito 9 che ha, tra gli altri compiti anche quello di redigere il verbale redatto al termine di ciascun incontro. Questo processo garantisce una gestione efficace, strutturata e puntuale delle attività, con incontri programmati secondo un calendario prestabilito.
Le riunioni si svolgono alternativamente in modalità online o in presenza, prevalentemente presso la sede dell’ASP a Jesi, in base alle esigenze organizzative o alle preferenze dei partecipanti.
Con piacere è stato constatato che i membri partecipano con entusiasmo agli incontri, consapevoli dell’importanza e del valore del confronto e della collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi condivisi.
Sintesi delle attività e dei risultati raggiunti nel triennio 2022-2024
Nel corso del 2022, i primi due Tavoli del Coordinamento si sono riuniti con cadenza bimensile, coinvolgendo i referenti degli Enti locali titolari e degli enti attuatori. Questi incontri sono stati fondamentali per analizzare le criticità emerse nei rispettivi ambiti di competenza e proporre azioni correttive efficaci. Parallelamente, il terzo Tavolo, dedicato ai minori stranieri non accompagnati (MSNA), ha organizzato cinque incontri. Questo spazio si è focalizzato su tematiche specifiche, coinvolgendo istituzioni come le Questure per definire linee operative condivise in merito a permessi di soggiorno e protezione internazionale. Inoltre, sono stati progettati percorsi formativi per operatori ed educatori, sviluppati in collaborazione con i servizi sanitari territoriali, e si è avviato un confronto sulle procedure di iscrizione anagrafica, anche con i responsabili di numerosi uffici anagrafici. Nel biennio successivo, 2023-2024, il Coordinamento ha proseguito con determinazione le attività dei tre Tavoli, mantenendo l’attenzione sempre sui temi prioritari dell’inserimento abitativo dei beneficiari in uscita dal sistema SAI, del supporto alle persone con vulnerabilità psichiche e sanitarie e l’assistenza ai MSNA, continuando a riunirsi regolarmente, con incontri trimestrali in modalità online, o in presenza.
Nel corso delle attività, il Coordinamento ha rafforzato il dialogo con attori territoriali rilevanti. Un risultato significativo è stato ottenuto attraverso la partecipazione al Tavolo regionale della FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) e la promozione di incontri con ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari), per far conoscere le finalità del progetto SAI e quindi cercare una cooperazione nel reperimento di alloggi per i beneficiari del progetto al termine del periodo di accoglienza. In particolare, sono stati avviati contatti con la referente FIAIP della Provincia di Ancona per esplorare collaborazioni future, e si sono tenuti incontri con le sedi provinciali di ANACI, culminati nella partecipazione a un convegno organizzato ad Ancona nel 2023.
Parallelamente, il Coordinamento ha sviluppato progettualità mirate a zone a rischio spopolamento, dove la disponibilità di immobili in locazione è maggiore. Questi interventi mirano a rafforzare la rete infrastrutturale per migliorare l’accesso ai servizi essenziali, accompagnati da un questionario rivolto ai progetti SAI regionali per mappare la rete di trasporto e individuare le criticità nei collegamenti con le aree urbane.
Tra le altre iniziative rilevanti, a nome di tutto il Coordinamento regionale, si ricorda la richiesta al Servizio centrale (che coordina a livello nazionale il SAI) di estendere il contributo alloggio a favore dei locatori degli appartamenti, oltre i 6 mesi canonici e definiti dal manuale di rendicontazione, che è stata ufficialmente trasmessa al Servizio Centrale del SAI l’8 settembre 2023. Questo percorso testimonia l’impegno continuo del Coordinamento nel migliorare i servizi e le opportunità offerte ai beneficiari del sistema SAI, attraverso una visione strategica, un approccio proattivo e un dialogo costante con il territorio e le istituzioni.
A conclusione di ogni anno, ciascun Tavolo ha prodotto un documento riassuntivo delle attività, evidenziando incontri, partecipanti, criticità, proposte e obiettivi futuri. Questi resoconti sono stati presentati in due incontri plenari del Coordinamento regionale SAI, organizzato all’inizio del 2023 e fine anno 2024 alla presenza di rappresentanti di ANCI Marche e del Servizio Centrale SAI.
Oltre ai risultati già menzionati, il traguardo più significativo raggiunto è stata la crescita della consapevolezza collettiva: un rafforzamento dell’unione del gruppo, un senso di appartenenza e una condivisione autentica delle difficoltà. Nonostante i nostri timori iniziali, i tavoli di lavoro sono stati sempre seguiti con attenzione, con una partecipazione costante e attiva da parte degli operatori. Questo ha permesso lo scambio di buone prassi operative, il confronto di pratiche operative su territori e con enti differenti, il mutuo supporto nella gestione delle problematiche e il superamento del senso di solitudine professionale. Si è generato così un forte senso di appartenenza, capace di alleviare il rischio di burnout e le delusioni quotidiane, aiutando a mettere in luce, invece, gli aspetti positivi del nostro lavoro.
- Azienda Pubblica Servizi alla Persona nata a marzo 2012 per iniziativa dei Comuni dell’Ambito Sociale Territoriale n. 9 di Jesi, che si occupa della gestione di funzioni socio-assistenziali, socio-sanitarie e, più in generale, della gestione dei servizi alla persona a prevalente carattere sociale. L’attività dell’azienda si concentra su diverse aree di intervento: Anziani, Persone in situazioni di disagio, Disabilità, Minori e famiglie, Immigrazione, Prima infanzia. L’Azienda ASP Ambito 9 è un ente pubblico senza scopo di lucro, dotato di personalità giuridica. Gode di autonomia statutaria, gestionale, patrimoniale, contabile e finanziaria, operando con l’obiettivo di offrire servizi di qualità per il benessere delle persone e delle comunità.