Il 26 settembre la Commissione Parlamentare EMPL ha approvato a larga maggioranza la risoluzione proposta dalla parlamentare italiana Agea volta a promuovere un framework europeo che sostenga l’introduzione di sistemi di reddito minimo in tutti gli Stati membri dell’Unione. Tra gli altri temi al centro dell’agenda di inizio ottobre della commissione parlamentare EMPL vi è il tema giovani, con due iniziative in programma.
Juncker, Presidente della Commissione europea, il 13 settembre ha pronunciato il discorso sullo stato dell’Unione 2017 presentando le sue priorità per l’anno prossimo anche in ambito sociale. Leggi >
Dalla fine dello scorso anno il Parlamento Europeo sta lavorando su una proposta, avanzata dalla relatrice italiana Laura Agea, di introduzione di “Politiche volte a garantire il reddito minimo come strumento per combattere la povertà”. Una prima proposta, presentata il 10 febbraio 2017, ha appena ricevuto un parere molto interessante dalla Commissione per i problemi Economici e Monetari del Parlamento Europeo, che viene di seguito presentato. La proposta avrebbe dovuto essere discussa in Commissione il 12 luglio ma il voto è stato spostato al prossimo settembre.
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Tra i temi all’esame della Commissione Occupazione e Affari sociali del Parlamento Europeo in questo mese di luglio vi è quello della Attuazione della strategia europea sulla disabilità, le politche di reddito minimo. Il principale oggetto di discussione a livello europeo rimane tuttavia ancora ovviamente quello delle migrazioni e degli sbarchi. Leggi >
Il Pilastro europeo dei diritti sociali presentato in aprile dalla Commissione Europea per realizzare un’economia competitiva e allo stesso tempo orientata alla piena occupazione e al progresso sociale ha un nome che evoca qualcosa di solido ed affidabile capace di sostenere l’intera architettura della protezione sociale europea… L’articolo presenta i principali elementi emersi le scorse settimane nel dibattito europeo ponendo in evidenza le sue luci ed ombre. Leggi >
Il tema dell’immigrazione, centrale nel dibattito europeo nei primi tre mesi del 2017, sembra essere diventato un po’ meno caldo nelle ultime settimane perché altri temi, quali in particolare le crescenti tensioni internazionali, l’avvio dei negoziati per la Brexit, il terrorismo internazionale e le elezioni in Francia hanno assorbito l’attenzione dei media internazionali e dei policy-makers. Rimane tuttavia un tema chiave che interseca ciascuno degli altri temi oggi più centrali. Leggi >
Ancora molta attenzione nel dibattito europeo sulla fattibilità, opportunità ed eticità di una misura quale il reddito di base incondizionato. La portabilità dei diritti sociali sta guadagnando attenzione a livello europeo. Si discute anche di invecchiamento attivo. Infine il 24 Marzo, anniversario della firma dei trattati di Roma, tra i molti temi al centro delle riflessioni anche quello della necessità di creare una “Unione sociale europea”. Leggi >
Il tema dell’istituzione di un reddito di base universale indipendente dal reddito e da qualsivoglia condizionalità è attualmente al centro del dibattito europeo. Le ragioni per un accresciuto interesse verso questo tipo di misura derivano dalla consapevolezza che le nuove tecnologie e i robot stanno portando e porteranno sempre più ad una riduzione di posti di lavoro. Per valutarne concretamente gli effetti alcuni paesi, quali l’Olanda e la Finlandia, stanno già testando misure di questo tipo, per valutarne l’impatto sociale ed economico oltre che sulla possibile passivizzazione che può generare sui beneficiari.
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Il mese di febbraio è stato caratterizzato da un forte attenzione al tema della lotta alla povertà. Il policymaking e il dibattito europeo si sono concentrati sulle politiche di contrasto alla povertà. Il Presidente UE Juncker ha dichiarato che tutti i paesi Europei dovrebbero garantire a tutti i cittadini un reddito minimo per chi è senza lavoro e un salario minimo per chi lavora; la Grecia ha finalmente dato avvio ad un reddito di ultima istanza omogeneo sul territorio nazionale volto al contrasto alla povertà estrema ed infine il Parlamento Europeo ha rigettato una proposta di risoluzione di istituire un reddito di base (o di cittadinanza) come ammortizzatore sociale per la perdita di milioni di posti di lavoro dovuti all’automazione su larga scala. Leggi >