Nelle scorse settimane Eurostat ha aggiornato al 2018 i dati sulle domande di protezione internazionale e sui loro esiti. Si tratta di dati interessanti per una valutazione fattuale dell’esistenza (o meno) di una politica europea in materia. È possibile, infatti, avere dati sui numeri assoluti di pratiche esaminate sui loro esiti per paese UE e per cittadinanza di origine dei richiedenti: i diversi paesi europei valutano in modo omogeneo i richiedenti con uguale provenienza? Tali valutazioni sono coerenti nel tempo? E come si distribuiscono le richieste fra i vari Paesi? Leggi >
Famiglia, infanzia e adolescenza
La segregazione in quattro città italiane
Il Punto di Welforum La ricerca proposta da Eduardo Barberis, ricercatore TD presso l’Università di Urbino Carlo Bo, mette in evidenza come il governo del fenomeno migratorio, qui analizzato dall’osservatorio dell’inserimento scolastico, sia in genere lasciato al libero gioco del mercato del lavoro e della casa, e a percorsi relazionali “molecolari” locali.
Non esiste una geografia sociale unica della segregazione scolastica perché i mercati locali della casa e del lavoro assumono configurazioni diverse. Tuttavia, un tratto comune è dato dalla necessità di adeguare l’offerta scolastica a livello di area metropolitana, per provare a compensare gli effetti di fuga e di concentrazione nei rapporti fra Comuni centrali e periferici. Leggi >
Migrazioni
Migrazioni. Elezioni 2018
Il Punto di Welforum L’agenda politica della XVII legislatura sulle questioni migratorie si è caratterizzata per due temi: la crisi migratoria nel Mediterraneo e le misure di accoglienza e protezione umanitaria; l’infruttuoso tentativo di riforma della legge sulla cittadinanza. Nonostante il calo degli sbarchi nel 2017, è difficile considerare esaurita la crisi migratoria mediterranea. Molte delle questioni oggetto di dibattito in questi anni si ripresenteranno anche durante la XVIII legislatura. Leggi >
Migrazioni
Il lavoro sociale con gli stranieri
Non è così raro trovare, in anni di “accoglienza straordinaria” dei richiedenti asilo, nuovi operatori reclutati ad hoc, o riadattati da ambiti diversi, ma non adeguatamente formati. Se il dibattito pubblico sull’immigrazione continua a replicare una logica emergenziale, discutere di formazione di studenti ed operatori sociali aiuta a oltrepassare questo approccio a favore di orizzonti di più lungo periodo: per rafforzare la qualità degli interventi sociali, motivare gli operatori, potenziare le capacità di apprendimento dei servizi, al di là delle iniziative occasionali e della buona volontà dei singoli. Leggi >