Il Parlamento europeo è stata la prima Istituzione europea che ha percepito la crisi e la sfiducia di una parte dell’opinione pubblica. Nelle elezioni del 2009 i gruppi euro critici anti europei erano intorno al 10%, nel 2014 questi gruppi erano saliti già oltre il 15% e tutto lascia prevedere che le forze euro critiche, euroscettiche ed anti europee aumentino ancora la loro presenza nel prossimo Parlamento. Leggi >
Si avvicina la scadenza delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo che, secondo l’opinione di molti, determineranno un profondo cambiamento degli equilibri politici che hanno caratterizzato una politica comune europea strutturata sull’alleanza, o meglio il grande compromesso, tra forze politiche tradizionali espressioni del centro destra e centro sinistra europei. Una convergenza che si trovava sia nel Parlamento sia nella composizione della Commissione Europea, che si manifestava poi negli estenuanti negoziati nel Consiglio Europeo, sempre più il luogo prevalente nei processi di presa di decisione e quini il luogo più fortemente condizionato dalle divisioni, dagli opportunismi e del peso dei governi nazionali. Dopo le elezioni, tra giugno e settembre prenderà forma e si insedierà la nuova Commissione Europea dove ancor più che gli equilibri di forze all’interno del Parlamento, saranno le negoziazioni tra i Governi degli Stati membri a dare forma al nuovo assetto dell’Unione Europea. È quindi prevedibile che vi saranno cambiamenti importanti, proprio mentre si dovranno completare le impostazioni della programmazione pluriennale, su cui si struttura l’architrave delle politiche europeo per i prossimi anni. Leggi >
Il Centro Robert Schuman for Advanced Studies ha di recente pubblicato una edizione speciale dei suoi Policy Paper Series dedicata alle elezioni europee, contenente articoli di grande interesse, tra i quali quello di Claire Kilpatrick e Bruno De Witte dal titolo: “A Tangible Human Face for Social Europe”. Ne proponiamo di seguito una sintesi, focalizzando principalmente l’attenzione sul potenziale ruolo del Pilastro Europeo dei Diritti sociali nel promuovere un’Europa maggiormente attenta al tema dell’inclusione sociale. Leggi >
Il 17 novembre 2017, al vertice sociale europeo di Göteborg, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno approvato il pilastro europeo dei diritti sociali con l’obiettivo di realizzare un’economia competitiva e allo stesso tempo orientata alla piena occupazione e al progresso sociale. Il nome vuole evocare qualcosa di solido ed affidabile capace di sostenere l’intera architettura della protezione sociale europea… L’articolo, pubblicato in una prima versione il 22 giugno 2017 presenta i principali elementi emersi nel dibattito europeo ponendo in evidenza le sue luci ed ombre. Leggi >
Dopo ben due anni dal voto non si riesce ancora a capire quali saranno le effettive conseguenze sociali ed economiche della Brexit e soprattutto quale sarà la sorte dei 4 milioni di persone tra cittadini europei che vivono nel Regno Unito e dei 1,2 milioni di cittadini britannici che vivono in altri paesi Ue. Il Parlamento britannico ha aperto una sezione del suo sito istituzionale per dare spazio ai diversi studi commissionati dalle diverse istituzioni governative relativamente agli impatti attesi in tutti i settori dell’economica e della vita sociale del paese. Leggi >
L’immigrazione è oggi una delle questioni più intricate del dibattito europeo, anche perché i rituali rimandi a Bruxelles sono contraddetti dalla volontà dei governi nazionali di mantenere il controllo del dossier. La categoria degli “immigrati” raccoglie inoltre soggetti molto eterogenei, e con una dotazione assai differenziata di status legali e di diritti. Molta confusione e difficoltà di gestione del fenomeno derivano dalla sovrapposizione e commistione di popolazioni diverse. Leggi >
Riconoscere il volontariato per il suo valore, il suo impatto sulle persone, sulle comunità e sulla società intera e adottare misure sufficienti per migliorarlo. È questa la richiesta che il network del volontariato europeo – Centro europeo del volontariato (Cev) – rivolge ai parlamentari di Strasburgo che dal 27 maggio cominceranno la nona legislatura. Leggi >