Intelligenza Artificiale Generativa e Progettazione sociale: opportunità e sfide


Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale Generativa (IAG), rappresentata da strumenti come ChatGPT di OpenAI e il molto simile Copilot di Microsoft, Gemini di Google, Claude di Anthropic e altre piattaforme di elaborazione del linguaggio naturale (Natural Language Processing, NLP), sta trasformando il modo di lavorare in diversi settori. Anche nel Terzo Settore, l’uso dell’IAG sta suscitando un grande interesse come strumento che potrebbe creare valore e favorire un cambiamento positivo nelle comunità. In particolare, un terreno in cui l’IAG sembra destinata ad avere un ruolo significativo è quello della progettazione e gestione di progetti sociali (Barcaui e Monat, 2023; Alshaikhi, e Khayyat, 2021; Digum 2019).

Tuttavia, l’utilizzo di queste tecnologie richiede una comprensione chiara delle loro potenzialità e limitazioni per garantire un impatto positivo e conforme alle esigenze di impatto e cambiamento dei progetti sociali. Questo articolo esplora come l’IA generativa possa essere sfruttata nella progettazione e di progetti sociali, evidenziandone i benefici, le sfide e i limiti connessi al suo impiego in un contesto che richiede non solo innovazione, ma anche una particolare attenzione agli aspetti etici e normativi.

Opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale Generativa

Supporto nell’analisi e sintesi delle informazioni

L’IAG può agevolare in modo significativo la fase preliminare di ricerca e analisi di dati, attività indispensabili per identificare i bisogni di una comunità e aumentare l’impatto di un progetto sociale. Uno degli aspetti più preziosi dell’IAG, infatti, è la capacità di velocizzare e semplificare l’integrazione e l’analisi di una mole notevole di dati precedentemente raccolti nel corso di progetti analoghi. Quando viene alimentata con dataset strutturati e rilevanti, restituisce una sintesi delle informazioni principali, individuando elementi di successo, fattori di rischio, tendenze e bisogni emergenti. Questa automazione nella fase di ricerca permette di ottenere una base informativa solida e strutturata (Barcaui & Monat, 2023; Müller et al., 2024), riducendo il rischio di tralasciare dettagli rilevanti, e consente ai project manager di dedicare più tempo alla pianificazione strategica e al coinvolgimento degli stakeholder. In contesti sociali complessi, dove le tempistiche sono spesso ristrette, l’IAG può rappresentare una risorsa preziosa per accelerare il lavoro preparatorio e migliorare così l’efficacia della risposta ai bisogni comunitari.

Assistenza nella redazione

L’IAG può essere uno strumento di supporto nella stesura delle proposte progettuali. Sfruttando modelli linguistici avanzati, strumenti come GPT-4 possono tradurre concetti complessi in descrizioni facilmente comprensibili, suggerire formule per schematizzare metodologie e approcci, migliorando così la qualità di sezioni come le descrizioni delle attività, obiettivi e deliverable, e contribuire a strutturare i diversi work package in modo coerente e chiaro, quando alimentata da informazioni riguardanti buone pratiche attinenti lo stesso contesto, destinatari e logica di intervento (Floridi, 2020; Alshaikhi e Khayyat, 2021). Ad esempio, nel contesto di un progetto sociale, l’IAG potrebbe generare una descrizione chiara e concisa di come l’iniziativa mira a ridurre la povertà attraverso attività di formazione professionale, utilizzando come base i contenuti di esperienze progettuali simili in contesti comparabili. Inoltre, questi strumenti possono suggerire come allineare le attività del progetto agli obiettivi del bando o delle politiche UE, fornendo degli elementi di base che, se personalizzati grazie all’esperienza del progettista, possono rendere la proposta maggiormente in linea con le aspettative dei finanziatori.

Supporto alla pianificazione finanziaria

La definizione di una pianificazione finanziaria efficace è spesso una sfida complessa nei progetti sociali, poiché deve tener conto di numerosi fattori quali risorse disponibili, vincoli finanziari imposti dai bandi e costi operativi futuri. L’IAG può supportare la costruzione di budget preliminari, sulla base di dati storici e modelli finanziari predefiniti. In questo modo, il progettista sociale può strutturare i costi del progetto ed essere sicuro di rispettate le linee guida europee in materia di finanziamenti. Tuttavia, è fondamentale ricordare che l’IAG non può sostituire la competenza umana nella definizione di costi realistici, in quanto non è in grado di comprendere e interpretare appieno il contesto economico e sociale del progetto, né di anticipare imprevisti economici e burocratici.

Monitoraggio e valutazione dell’impatto

L’IAG può offrire un contributo significativo nelle fasi di monitoraggio e valutazione dell’impatto dei progetti sociali, consentendo di ottenere una panoramica sull’efficacia degli interventi. In particolare, l’IAG può raccogliere dati sull’avanzamento delle attività, identificare tendenze, sfide e successi basandosi su informazioni provenienti da questionari, e altre fonti strutturate, e ricavare report o grafici utili per l’analisi e la valutazione dei progressi (Jobin et al., 2019).

Limiti e Sfide dell’Intelligenza Artificiale Generativa

Mancanza di Creatività e Visione Strategica

Nonostante i vantaggi dell’IAG, questa tecnologia non può sostituire il pensiero strategico e creativo necessari per la progettazione di interventi sociali di successo. L’allineamento delle proposte agli obiettivi politici dell’Unione Europea e l’identificazione delle sfide sociali specifiche da affrontare richiedono una profonda comprensione del contesto sociale, culturale e politico, sia a livello locale che globale, e delle dinamiche sociali e delle esigenze della comunità target. Questo tipo di conoscenza, basata su interazioni dirette con le comunità e su una comprensione approfondita delle loro dinamiche, richiede competenze relazionali umane che l’IAG non è in grado di replicare. Inoltre, la costruzione di partenariati efficaci e la negoziazione con i potenziali stakeholder, rimangono attività umane insostituibili (Fridgeirsson et al, 2021). Sebbene l’IAG possa suggerire approcci generali, l’interazione umana rimane fondamentale per stabilire relazioni di fiducia e per coordinare attori provenienti da contesti e culture diversi che necessitano di registri, stili e contenuti personalizzati (Barcaui e Monat, 2023; Alshaikhi, e Khayyat, 2021).

Complessità delle Linee Guida e dei Criteri di Valutazione

Ogni programma di finanziamento ha linee guida e criteri di valutazione molto specifici, spesso con sfumature difficili da cogliere per un sistema di IA Generativa. Ad esempio, una proposta potrebbe richiedere una comprensione dettagliata delle politiche di inclusione sociale dell’UE o delle normative ambientali locali, aspetti che l’IAG potrebbe non trattare con la profondità necessaria. Il rischio è che una proposta redatta interamente dall’IAG possa mancare di precisione o trascurare requisiti chiave, compromettendo così le possibilità di successo.

Limiti nell’interpretazione dei dati

La qualità dell’analisi dell’IAG dipende in gran parte dai dati utilizzati per istruirla: se i dati raccolti non sono accurati, completi o rappresentativi, i risultati generati potrebbero essere fuorvianti. L’IAG incontra maggiori difficoltà nell’interpretazione dei dati qualitativi: elementi come il benessere emotivo raggiunto dai beneficiari di un progetto o i cambiamenti nelle dinamiche relazionali all’interno di una comunità sono difficili da rilevare attraverso gli strumenti dell’Intelligenza Artificiale Generativa, rendendo sempre necessaria una valutazione umana (Floridi & Cowls, 2019).

Un altro aspetto da considerare riguarda i bias che possono essere presenti nei dati e la sensibilità delle informazioni trattate. Durante la fase di monitoraggio e valutazione, ad esempio, l’IAG potrebbe ereditare i suddetti bias restituendo un’interpretazione distorta dei risultati e perpetuando o amplificando pregiudizi esistenti (Jobin et al., 2019; Müller, 2016). Inoltre, l’analisi di dati personali sensibili, come le opinioni o i dati sanitari dei beneficiari di un progetto, senza un attento controllo, potrebbe portare a conseguenze indesiderate, come l’identificazione dei soggetti coinvolti.

Questioni Etiche e Regolamentazione

Uno degli aspetti più delicati dell’utilizzo dell’IAG nella progettazione sociale, specialmente quando coinvolge dati sensibili, partecipanti umani o impatti ambientali, riguarda le questioni etiche e legali. L’IAG, sebbene utile per suggerire modelli o bozze, non è in grado di affrontare queste tematiche con la profondità richiesta. Di conseguenza, il suo impiego richiede sempre una rigorosa supervisione umana e meccanismi di controllo per minimizzare eventuali rischi legati, ad esempio, ai bias o alla violazione della privacy (Gînguță et al., 2023).

Con la nuova Regolamentazione Europea sull’Intelligenza Artificiale (Regolamento UE 2024/1689), il primo quadro giuridico completo sull’IAG a livello mondiale, vengono imposte norme rigorose in merito alla trasparenza, responsabilità e utilizzo etico dei sistemi di IA, richiedendo un impegno significativo da parte dei project manager per garantire che ogni tecnologia utilizzata sia conforme. Dato il carattere dinamico di questo ambito normativo, le organizzazioni che intendono utilizzare l’IAG devono tenersi costantemente aggiornate, aggiungendo così complessità e costi ai progetti.

Conclusioni

L’Intelligenza Artificiale Generativa rappresenta una risorsa potente e versatile nel campo della progettazione e gestione di progetti sociali, in grado di ottimizzare molte fasi del processo, dall’analisi delle informazioni alla schematizzazione delle informazioni necessarie alla redazione delle proposte progettuali. Tuttavia, essa deve essere vista come uno strumento complementare e non sostitutivo dell’intervento umano. I testi prodotti richiedono revisione e correzione da parte del progettista, che possiede una visione d’insieme della strategia d’intervento e una conoscenza della terminologia pertinente. La creatività, la visione strategica e la capacità di comprendere le dinamiche sociali sono competenze che solo il progettista può fornire, e che sono essenziali per il successo di qualsiasi progetto sociale.

Inoltre, l’utilizzo dell’IAG richiede una particolare attenzione alle questioni etiche e legali, specialmente in un contesto regolamentato come quello europeo. La sfida principale per le organizzazioni sarà quindi integrare l’IAG in modo consapevole e strategico, garantendo al tempo stesso il rispetto delle normative vigenti e mantenendo al centro l’obiettivo ultimo dei progetti sociali: migliorare le condizioni di vita delle comunità target in maniera sostenibile ed etica.