Marzo 2017


Sergio Pasquinelli | 1 Aprile 2017

Ha un rilievo importante la pubblicazione (Gazzetta ufficiale n°65 del 18­/3/­2017, Suppl. Ordinario n. 159) dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria (LEA), che introducono molti significativi miglioramenti nell’offerta del SSN. I nuovi LEA appaiono tuttavia come un’occasione mancata per sviluppare e riordinare gli interventi sociosanitari per la non autosufficienza, un’area di bisogni in tumultuosa crescita e con risposte ancora inadeguate. In questo sito si possono trovare due articoli che discutono i nuovi LEA, la cui messa in opera dipende adesso dagli atti delle Regioni.

 

Nel mese di marzo il Governo ha eliminato l’utilizzo dei voucher per lavori temporanei. Ma questo ha prodotto la scomparsa, insieme con usi deformati e iniqui, anche di molti percorsi di inserimento lavorativo per persone inserite in progetti seguiti dai servizi sociali. Togliendo la possibilità di accompagnare un contributo a sostegno del reddito ad inserimenti realizzati tramite lavori accessori, proprio mentre il Parlamento ha approvato la legge delega sulla povertà che ripropone l’abbinamento “contributi / percorsi”. Insomma la drastica abolizione generalizzata dei voucher rischia di aver buttato via “il bambino con l’acqua sporca”.

 

Nascite in Italia: di record negativo in record negativo. la natalità in Italia rimane inchiodata da ormai troppi anni su valori bassissimi. I più recenti dati ISTAT pubblicati lo scorso 6 febbraio registrano un nuovo minimo storico delle nascite (474mila nel 2016, dopo le 486mila del 2015) e un ulteriore calo del numero medio di figli per donna.

 

La riforma della giustizia minorile attualmente in discussione al Senato prevede la creazione di una sezione speciale all’interno dei tribunali ordinari, in sostituzione dell’attuale sistema in cui il Tribunale per i minorenni è autonomo, con sue strutture, risorse e personale. Una riforma che ha attirato moltissime critiche, inclusa una nutrita raccolta di firme contro la sua approvazione.

 

La revisione del complesso e caotico sistema di sostegni del reddito a favore delle famiglie con figli entra nel dibattito delle primarie del PD. La mozione a favore della candidatura di Renzi assume la proposta presentata dal DDL per l’Assegno Unico per figli a carico, primo firmatario il Senatore Stefano Lepri, dandogli così nuovo slancio nel percorso in Parlamento. Difficile che si completi il percorso entro la legislatura, ma l’approvazione da parte del Senato sancirebbe un impegno per la prossima.

 

Dopo un’infelice sperimentazione ed un successivo aspro dibattito in Consiglio Regionale, la Lombardia con la L.R. 151/2017 ha introdotto un nuovo Fattore Famiglia con la prerogativa di integrare in melius l’ISEE nazionale, dando ad esempio maggior peso alla dimensione famigliare, ai carichi di cura relativi alla presenza di membri disabili ed alle gravidanze in corso. Stanziati 1,5 milioni di euro l’anno per i prossimi tre anni. Primi ambiti di applicazione saranno la Dote Scuola, i progetti di inserimento lavorativo, i contratti di locazione a canone concordato e il trasporto pubblico locale.

 

Risultati incoraggianti dall’indagine INAPP (ex ISFOL) sul Servizio Civile svolto con Garanzia Giovani. A sei mesi dalla fine del servizio il 93,2% dei volontari (tra i 18 e i 29 anni) si è attivato nella ricerca di un lavoro, uno su tre risulta occupato (in particolare il 22,5% di questi ha trovato lavoro attraverso gli enti nei quali è stato prestato il servizio) e il 13,2% è rientrato in percorsi di formazione.

 

Dopo l’emanazione del Decreto Legge 17 febbraio 2017, n. 13 (Disposizioni urgenti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché per il contrasto dell’immigrazione illegale), il cosiddetto Decreto Minniti-Orlando ha visto nel mese di marzo seguire il suo iter parlamentare, poi conclusosi nell’approvazione in legge il 12 aprile. La norma sollevato aspre critiche. La legge abolisce il secondo grado di giudizio per i richiedenti asilo che hanno fatto ricorso contro un diniego, estende la rete dei centri di detenzione per i migranti irregolari (gli attuali Cie, che diventano Cpr – Centri permanenti per il rimpatrio) e introduce il lavoro volontario per i migranti. Nel primo grado di giudizio l’attuale “rito sommario di cognizione” sarà sostituito con un rito camerale senza udienza. Senza contraddittorio e senza che il giudice possa rivolgere domande al richiedente asilo che ha presentato il ricorso.

 

Molte associazioni – tra cui ASGI, Magistratura Democratica, SIMM, ARCI, Comunità di S. Egidio, ACLI, Oxfam, CGIL, CISL, UIL – si sono opposte a quanto viene rappresentato un arretramento sul piano delle garanzie minime e dei diritti nei confronti dei rifugiati.