SILUET: un nuovo modello di inclusione sociale per le persone con disabilità


Premessa

Il Consorzio per l’Assistenza Medico Psico Pedagogica (di seguito indicato come CAMPP) dal 1998 gestisce i servizi semiresidenziali e residenziali ed il Servizio Integrazione Lavorativa in favore di persone con disabilità residenti nei Comuni associati del territorio della Bassa Friulana. Il Servizio Integrazione Lavorativa, inoltre, viene erogato anche a persone con disabilità residenti nei Comuni e Ambiti territoriali dei servizi sociali della provincia di Udine (Medio e Alto Friuli, appositamente convenzionati con il Consorzio stesso).

Dal 01/01/2024, a seguito dell’emanazione della LR 16/22, il CAMPP continua a gestire tali servizi in convenzione con l’Azienda Sanitaria Universitaria “Friuli Centrale” titolare ora della generalità delle funzioni per la disabilità, in attesa di un percorso di sviluppo del Consorzio disciplinato da alcune precise indicazioni regionali1.

Nell’area dei servizi semiresidenziali, il CAMPP ha istituito, a partire dall’inizio del 2022, delle Unità Educative Territoriali (di seguito UET), ritenute alla luce di varie esperienze professionali di alcuni degli autori del presente contributo2 una reale “alternativa possibile ai tradizionali centri diurni per le persone con disabilità.”

Al 31/5/2024 le UET del CAMPP sono dislocate nel modo che segue:

  • UET Buon Vento (Ruda) – sede anche di un progetto “CAMPPUS Abit-attivo”
  • UET I Camminatori (Cervignano del Friuli)
  • UET Le Primizie (Privano – Bagnaria Arsa) – sede del Progetto Ponte e del Progetto SILUET
  • UET StazioneRiva (Rivarotta di Rivignano Teor)
  • UET Ad Maiora (Latisana) – sede anche di un progetto “CAMPPUS Abit-attivo
  • UET Link (Latisana)

Il sistema integrato di interventi e servizi messo in atto dal CAMPP è stato oggetto di una ricerca-azione condotta dalla Società Italiana dei Disturbi del Neurosviluppo, anche in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, che ha portato l’ente ad essere certificato a fine 2023 come “Comunità Amica della Disabilità”

Le radici dell’idea – il progetto PONTE

Nel 2019 il CAMPP ha avviato il progetto “Ponte” inteso come percorso di accompagnamento delle persone con disabilità nella transizione tra i servizi semiresidenziali ed il SIL (Servizi Integrazione Lavorativa).

Il “Progetto PONTE” si struttura come Modulo interno del C.S.R.E. Le Primizie (ora UET) e si propone di costruire percorsi di sviluppo e valorizzazione di competenze verso l’autonomia e di promozione dell’inclusione sociale, da compiere, proiettandosi verso il Servizio Integrazione Lavorativa, in attesa di un eventuale futuro accesso al mondo del lavoro.

Ciò si realizza con la proposta ai giovani che dimostrano il possesso di alcune abilità lavorative e relazionali in fase di implementazione, di una frequenza mista della UET e di alcune realtà formative del territorio, quali aziende agricole, aziende vitivinicole, fattorie sociali, biblioteche, Informagiovani, promuovendo lo svolgimento di tali attività esterne in alcune giornate della settimana in forma il più possibile autonoma.

Tale opportunità ha dato modo a questi giovani di provare ad avvicinarsi a quello che è il mondo del lavoro ed il ruolo di lavoratore, consentendo al contempo agli operatori di Primizie e del SIL, un momento di osservazione e di progettazione condivise, per comprendere la sostenibilità da parte di questi giovani di un successivo accesso agli strumenti di formazione lavorativa.

In particolare si sono valutate accuratamente le abilità non solo professionali ma anche trasversali, la consapevolezza di sé e la motivazione al lavoro, la fase di crescita personale e la necessità di eventuali formazioni intermedie, la capacità di muoversi sul territorio e di poter entrare in contatto con più contesti.

Nell’analisi è emerso come, per proporre ai beneficiari un’ipotesi di progetto il più completa possibile, andasse pensata una fase di transizione che permettesse loro di sperimentare contestualmente l’inserimento lavorativo e la frequenza di alcune attività promosse dalla UET, in particolare quelle rispondenti a bisogni di socializzazione e tempo libero.

Parimenti, si cominciava a ragionare rispetto la possibilità, per chi beneficiava già di un progetto SIL, di frequentare alcune delle attività della UET, rispondendo così alla necessità manifestata da molti di inclusione in un gruppo di socializzazione oltre che nel mondo del lavoro.

Da qui l’idea del progetto “SILUET” avviato sperimentalmente a settembre 2022 e diventato oggi a tutti gli effetti Servizio ed opportunità del sistema integrato di interventi e servizi del CAMPP.

Il progetto SILUET

Dopo alcuni incontri di programmazione tra i vari Servizi coinvolti, la Direzione del CAMPP ha adottato formalmente delle linee di indirizzo del progetto “SILUET” per definire gli obiettivi generali del progetto, il percorso di avvio dello stesso ed i momenti di monitoraggio e valutazione propedeutici al consolidamento dell’idea progettuale in una vera e propria Unità di Offerta.

Gli obiettivi generali del progetto SILUET si possono così sintetizzare:

  1. Sperimentare una nuova modalità di sinergia ed integrazione tra i Servizi e progetti del CAMPP, in particolare il SIL e le UET per quelle persone con disabilità per le quali si ritiene importante non interrompere, con un drastico passaggio da un Servizio all’altro, il sistema di relazioni amicali instaurate con altre PcD ed operatoti del CAMPP e la frequenza di alcune attività legate al tempo libero;
  2. Arricchire il sistema integrato di interventi e servizi del CAMPP con una nuova unità di servizio;
  3. Rispondere in modo adeguato con una nuova prospettiva di lavoro integrato tra i servizi del CAMPP alle proposte di cornice metodologica offerte dal modello della Qualità di Vita, ci tato tra i paradigmi di riferimento del CAMPP nei propri principali documenti di programmazione:

Il Progetto Ponte aveva permesso di identificare due beneficiari le cui esperienze di formazione lavorativa potevano essere proseguite con gli strumenti del SIL; gli operatori hanno dunque lavorato in sinergia per concretizzare al meglio i due progetti personalizzati, con il coinvolgimento in questa costruzione dei due giovani e delle loro famiglie, per dar modo ad ognuno di loro di sperimentare contestualmente l’inserimento lavorativo e la frequenza di alcune attività promosse dalla UET.

Il primo beneficiario ha iniziato il tirocinio promosso dal SIL ai sensi della normativa regionale nel novembre 2022, con un orario strutturato che permettesse la frequenza della UET per un giorno alla settimana e per tutte le attività programmate in giornate non lavorative.

Il secondo beneficiario ha iniziato il tirocinio nel settembre 2023 e il suo progetto ha previsto un orario lavorativo che potesse permettergli, oltre le condizioni già ipotizzate per il primo giovane, anche la possibilità del pasto giornaliero.

Per ognuno di loro il progetto, nella scelta di mansioni e di contesto lavorativo, è stato pensato considerando attitudini, desiderata, ed esperienze fatte attraverso la UET.

Il SIL ha monitorato i due inserimenti con la propria metodologia, che consiste in incontri periodici presso l’azienda ospitante con il tirocinante e il tutor, raccogliendo tutte le informazioni utili perché l’inserimento rispondesse ai bisogni di tutte le parti.

Al contempo si sono tenute sempre attive le relazioni tra gli operatori dei due servizi, proprio per mirare al meglio gli interventi, ognuno per le proprie competenze, con la finalità di supportare i due giovani in questo passaggio di ruolo e di complessiva crescita.

Inoltre per altre due persone, già in carico al SIL, si è avviata una fase sperimentale di momenti di frequenza presso la medesima UET, in modo da dare risposta alla loro necessità di ampliare relazioni interpersonali.

Conclusioni

A quasi due anni dall’avvio del progetto si possono veder realizzati i seguenti obiettivi:

  • i giovani con disabilità che beneficiano a tutti gli effetti del progetto hanno dimostrato una crescita delle autonomie, delle capacità lavorative e delle abilità trasversali, lo sviluppo di un ruolo lavorativo, e il gradimento di poter accedere ad un’offerta così completa di attività, in rispondenza ai diversi bisogni;
  • le famiglie, collaboranti fin dall’inizio della proposta fatta loro, hanno confermato di vedere nei figli una transizione verso un ruolo adulto, nel rispetto delle tempistiche di cui necessitavano;
  • le aziende ospitanti vivono i due giovani, al pari di tutti gli altri tirocinanti SIL, come persone in fase di formazione lavorativa, apprezzandone le competenze professionali e relazionali;
  • gli operatori del SIL e della UET hanno condiviso con la rete dei servizi territoriali l’andamento dell’esperienza, raccogliendo anche nei colleghi del Servizio Sociale e dell’Equipe Multidisciplinare Territoriale la soddisfazione per il buon esito delle progettualità;
  • la sperimentazione rispetto chi già beneficia di un progetto promosso dal SIL proseguirà nei mesi a venire, nell’ottica di dare risposte efficaci e complementari alle PcD in carico al CAMPP
  • il percorso ha portato ad individuare una nuova opportunità di inclusione delle persone con disabilità seguite dal CAMPP con modelli dell’integrazione lavorativa, avviando a fine giugno una collaborazione ulteriore con la rete di aziende e soggetti del Terzo settore del catalogo di offerta del Servizio Integrazione Lavorativa del CAMPP e disponibili a sperimentazioni per quelle persone con disabilità che pur in possesso di particolari abilità ed autonomie non sono ancora immediatamente inseribili nel sistema del collocamento mirato o dei tirocini lavorativi.

Nel corso dei primi mesi del 2024, l’Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia ha attivato alcuni Tavoli di Lavoro per l’avvio applicativo della citata LR 16/2022, tra cui anche uno dedicato in modo specifico al tema dell’integrazione lavorativa e con la partecipazione di tutti i Servizi Integrazione Lavorativa regionali.

Infatti, la riforma regionale della disabilità assegna uno specifico articolo (n. 19) alla riorganizzazione dei Servizi di integrazione lavorativa all’interno delle Aziende sanitarie (dal 1/1/24 titolari delle funzioni e servizi per la disabilità).

Nel quadro complessivo dei processi e buone pratiche rilevate nel lavoro congiunto tra i vari SIL della regione, l’esperienza SILUET si propone come opportunità di estremo interesse ed in linea con il principio del progetto personalizzato e partecipato con la persona con disabilità enunciato fin dai primi articoli di cornice e di indirizzo della legge di riforma.

Va anche segnalato che a fine giugno 2024, sull’onda dell’esperienza del progetto SILUET, il Consorzio CAMPP ha dato avvio, intanto in forma sperimentale al progetto “Percorsi Integrativi Occupazionali” che si inserisce nella filiera di opportunità dell’inclusione mediante integrazione lavorativa del sistema integrato di interventi e servizi che il CAMPP ha sviluppato negli ultimi anni.

  1. Legge regionale 14 novembre 2022, n. 16 “Interventi a favore delle persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia”
  2. Hanno contribuito alla realizzazione del progetto: Pasqualina Sommese, Luisa Sorarù, Roberto Orlich e Michele Picogna, Consorzio per l’Assistenza Medico Psico Pedagogica (CAMPP) – Cervignano del Friuli – UD – www.campp.it