Accessibile? Smart!


Claudio Castegnaro | 8 Ottobre 2019

Città a misura delle persone con disabilità e smart cities stanno diventando una realtà. Il tema dell’accessibilità e della fruibilità dei servizi e dell’offerta culturale e artistica delle città europee è presente sul tavolo della Commissione Europea non soltanto per gli aspetti sociali, ma anche per il potenziale economico. Ecco perché se ne interessano, in particolare, la Direzione Generale Occupazione Affari Sociali e Inclusione (DG EMPL) e la Direzione Generale Mercato Interno, Industria, Imprenditoria e PMI (DG GROW).

 

L’Unione Europea promuove la parità di opportunità e accessibilità per le persone con disabilità. Il Premio per le città a misura di disabili (Access City Award, ACA) è una delle azioni intraprese nel quadro della Strategia UE per la disabilità che ha l’obiettivo di costruire un’Europa senza barriere. Il premio mira a incoraggiare le città europee con almeno 50.000 abitanti a condividere le loro esperienze e a migliorare l’accessibilità a beneficio di tutti. ll premio celebra la volontà, la capacità e gli sforzi di una città di diventare più accessibile, al fine di: i) garantire la parità di accesso ai diritti fondamentali; ii) migliorare la qualità della vita della popolazione e garantire che tutti, indipendentemente dall’età, dalla mobilità o dalle capacità, abbiano pari accesso a tutte le risorse che le città possono offrire.

Si calcola che entro il 2020 in Unione Europea ci saranno 120 milioni di persone con disabilità. Occorre considerare che la popolazione anziana è in crescita vertiginosa rispetto alla popolazione totale e che in Europa si è sviluppata una società essenzialmente urbana: quattro cittadini europei su cinque vivono in città. Il Premio per le città accessibili costituisce una preziosa opportunità per le Amministrazioni locali di promuovere e condividere le loro migliori pratiche. Qui il link al portale della Commissione Europea.

La città di Milano ha vinto il primo premio nel 2016. Qui è disponibile il video di presentazione ufficiale. A Milano è stato riconosciuto un impegno costante a favore dell’accessibilità e dell’occupazione delle persone con disabilità, sostenendo le persone e le famiglie nei progetti di vita indipendente. Con norme edilizie che non solo contribuiscono a sostenere l’accessibilità e la fruibilità, ma promuovono anche lo sviluppo di standard universali di design, con l’obiettivo di progettare spazi e prodotti usufruibili dal maggior numero possibile di persone. Nelle motivazioni si fa riferimento non solo agli sforzi profusi in passato, ma anche agli ambiziosi progetti futuri. Possibile che EXPO 2015 sia stato un fattore trainante? Io credo proprio di sì. Ricordo bene come in vista dall’evento mondiale si fosse riusciti, grazie alla forte sollecitazione di associazioni e federazioni come Ledha ed esponenti come Franco Bomprezzi, a far sedere intorno a un tavolo – per la prima volta – i responsabili delle Istituzioni e delle aziende di servizio più importanti (ad esempio ATM). L’obiettivo era di studiare e realizzare una serie di percorsi accessibili di collegamento tra la “piastra” di EXPO e i luoghi topici della città, avendo evidenziato le barriere presenti e le possibili soluzioni adatte alle tipologie di limitazione.

 

Il premio Access City Award 2019 è stato attribuito a una città olandese. Altre città italiane menzionate dall’iniziativa europea sono Alessandria e l’antico borgo di Monteverde, in provincia di Avellino. Monteverde dimostra che nonostante la collocazione e i vincoli urbanistici – domina dall’alto di uno sperone roccioso di 700 metri una valle dell’Appennino campano – si possa lavorare con successo sul tema accessibilità grazie a una politica attenta all’accoglienza, a progetti calati nel contesto e all’utilizzo delle nuove tecnologie. Il Comune ha lanciato nel 2006 l’evento “Un paese accessibile”, fondato sull’obiettivo di dimostrare come la disabilità sia una capacità e una risorsa. Negli anni si sono esibiti a Monteverde personaggi famosi con disabilità motorie e/o sensoriali e l’evento è seguito da un crescente pubblico e dall’attenzione dei media. Nel borgo vi sono percorsi tattili per non vedenti, accompagnati da sistemi di audio guida, e percorsi per chi ha difficoltà motorie e difficoltà uditive. È stato realizzato un campeggio sperimentale per non vedenti. Il Comune ha costruito un sito web dedicato per proporre le attività possibili nel “borgo senza barriere” che richiama i progetti in corso di realizzazione: una residenza d’accoglienza, il sistema di guida stradale wi-fi per ipovedenti, una app con percorsi tattili assistiti.

Il meeting europeo tenutosi il 20 settembre 2019 a Breda ha consentito ai rappresentanti di 17 città vincitrici dell’Access City Award di condividere le migliori pratiche e riflettere sul tema del turismo accessibile e riflettere su come migliorare l’inclusione delle persone con disabilità e degli anziani. Accessibilità, mobilità e turismo sono temi che iniziano a intrecciarsi nelle politiche a livello comunitario. Si stima che il turismo accessibile in Europa generi ricavi per 400 miliardi di euro all’anno (circa il 3% del PIL totale dell’UE) e riguardi 9 milioni di posti di lavoro. Per il comparto è attesa una forte crescita sia a livello di domanda (che potrebbe aumentare del 44% per anno se dei servizi adeguati fossero garantiti) sia di offerta (solo il 9% dei servizi turistici dei 28 Paesi europei è accessibile e 1,2 milioni di imprese sarebbero intenzionate a investire). A livello macro, i miglioramenti da introdurre potrebbero infatti attirare fino al 75% in più di viaggiatori internazionali.

La Commissione ha evidenziato nella carenza di accessibilità la causa di una perdita annua per il settore economico di 142 miliardi di euro e 3,4 milioni di posti di lavoro (si veda qui la presentazione). La DG GROW ha indicato tre strategie operative: migliorare le skill, migliorare l’offerta, migliorare la comunicazione e l’informazione. La Direzione ha promosso specifici bandi di ricerca e ha cofinanziato 18 progetti legati al design di itinerari accessibili, all’imprenditoria e management, ai contesti out-door, sportivi e culturali.

L’Unione Europea ha lanciato ulteriori iniziative collegate al tema dell’accessibilità. La prima è un ulteriore premio indirizzato alle European Capitals of Smart Tourism. La seconda è il progetto Disability card finalizzato all’introduzione di una tessera per l’accesso delle persone con disabilità a una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale in regime di reciprocità con gli altri Paesi della UE. La terza è l’emanazione della direttiva European Accessibility Act, già segnalata su welforum.it.

All’orizzonte è stata annunciata la possibilità di fissare e verificare dei requisiti di qualità posseduti da strutture e servizi turistici rivolti alla popolazione. E’ in atto l’elaborazione della norma ISO 21902 ‘Turismo accessibile per tutti” che vedrà la luce nel corso del 2020 (Cfr. questo articolo). Affiancata da misure ben finalizzate potrebbe rappresentare una grande opportunità per aggiornare e rendere visibile anche in campo internazionale l’offerta turistica di Paesi come l’Italia, ricchissima di patrimoni naturali e culturali da rendere fruibili e da valorizzare. Con benefici rilevanti a livello sociale, economico, occupazionale.