Alcune considerazioni sulla riforma della cittadinanza


3 Novembre 2017

Su Neodemos, Stefano Molina cerca di fare chiarezza su alcune questioni rimaste ai margini dei ragionamenti sviluppati relativamente al tema della cittadinanza. Secondo l’autore agisce essenzialmente un problema di etichetta: infatti, la vera novità del DDL 2029 non consisterebbe nello jus soli, peraltro già previsto dalla legge 91/1992, ma nello jus scholae che subordina l’acquisizione della cittadinanza al possesso di requisiti culturali, che si presume siano a garanzia del rispetto delle regole socialmente condivise. Inoltre, si tratterebbe per l’Italia di un’occasione per sperimentare per la prima volta una via di accesso alla cittadinanza basata non tanto su complessi automatismi burocratici, quanto sull’impegno reciproco del giovane straniero e del sistema scolastico.