Calo delle nascite: a quando misure strutturali?


28 Luglio 2018

Il Bilancio Demografico dell’Istat sull’anno 2017 conferma la continuità del calo delle nascite nel nostro paese dal 2008 ad oggi. Le donne attualmente in età produttiva hanno meno figli, più tardi, e più spesso che in passato non ne hanno affatto. Inoltre, mentre le numerose nate tra il 1966 e il 1975 sono uscite o stanno per uscire dalla loro età fertile, le generazioni successive sono molto meno numerose. Incide inoltre la forte de-tradizionalizzazione delle scelte riproduttive. Breschi e Cioni su Neodemos mostrano come questo processo si possa dire maturo in Sardegna, la Regione italiana con la più bassa fecondità. Gli anni della grande recessione hanno, poi, ulteriormente depresso i trend di lungo periodo nel nostro paese. Alcuni dati sembrano però indicare la possibilità di un recupero nei prossimi anni, come la ripresa della primo-nuzialità, strettamente legata in Italia più che altrove alla nascita del primo figlio. Lorenzo Bandera su Secondo Welfare sottolinea come questi indicatori timidamente positivi avrebbero bisogno di essere supportati da politiche di sostegno alle famiglie importanti e finalmente strutturali per far fronte al costo dei figli. Un’ipotesi è concentrare gli sforzi su un obiettivo specifico: l’abbattimento dei costi dell’asilo nido per le madri che lavorano. Lorenzani e Nazarani su Ingenere riassumono la simulazione sviluppata dalla Commissione Europea nel suo Rapporto Paese 2018 sull’Italia con il modello Euromod. Far confluire le misure introdotte negli ultimi anni in un’unica misura diretta alle lavoratrici dipendenti con figli sotto i tre anni aumenterebbe significativamente il numero di donne che lavorano e il numero di ore lavorate, mentre non aumenterebbe il reddito disponibile per le famiglie se non marginalmente. Ancor più significativo sarebbe riordinare l’intero sistema delle misure monetarie rivolte alle famiglie con figli in vigore in Italia, arrivando a sostenere tutte le famiglie con minori a carico, come già discusso su Welforum qui e qui.