Nelle scorse settimane si è sviluppato un interessante dibattito sul tema della coprogettazione, scaturito da un articolo pubblicato da Lorenzo Bandera e Flaviano Zandonai su Percorsi di Secondo Welfare in cui si sostiene che la coprogettazione sia un “falso amico”, una pratica di fatto asimmetrica che non consente né il protagonismo del Terzo settore né esiti innovativi. A tali argomentazioni ha risposto su Impresa Sociale Gianfranco Marocchi controbattendo a ciascuno dei punti segnati da Zandonai e Bandera, ed evidenziando al contrario il potenziale di cambiamento portato dagli strumenti collaborativi.
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