La misura della povertà durante la pandemia


7 Aprile 2021

Su LaVoce Alfonso Rosolia riflette sull’utilizzo da parte di Istat della spesa per consumi delle famiglie italiane per la misurazione della povertà. Tale misurazione parte dall’ipotesi che una famiglia che non riesce ad acquistare le quantità necessarie di beni e servizi essenziali, non possieda neanche le risorse economiche sufficienti per raggiungere un livello minimo di benessere. Secondo l’autore, la natura eccezionale della pandemia ha profondamente alterato la relazione tra l’andamento della spesa delle famiglie e le loro effettive possibilità economiche. In particolare, la flessione della spesa nel corso del 2020 può essere attribuita non solo all’indisponibilità economica, ma anche dell’impossibilità di realizzare alcune spese a causa delle misure restrittive. A cause completamente diverse corrispondono quindi effetti sulla misura della povertà analoghi, che ne complicano l’interpretazione rendendo difficoltosa anche la valutazione degli interventi di contrasto.