Quando il migrante diventa un capro espiatorio


30 Novembre 2017

Su LaVoce, Maurizio Ambrosini riflette su come sia cambiata nel tempo la percezione che i cittadini europei, e in modo particolare italiani, hanno dei fenomeni migratori. Nel 2012 a pensare che l’immigrazione costituisse un grandissimo problema per il nostro Paese erano solo il 3% degli italiani, oggi questi sono circa il 36%. Secondo lo studioso, i principali motivi scatenanti la dinamica del capro espiatorio andrebbero ricercati nella crescente fragilità economica e sociale di molte famiglie, e nella mancanza di prospettive e di fiducia, generatrici di paura e insicurezza.