Il bombardamento del centro di detenzione di Tajoura non ha finora portato a ripensamenti nelle politiche dell’asilo di Italia e UE. Eppure, i rifugiati detenuti in Libia sono solo 7mila. Su LaVoce Maurizio Ambrosini propone un modo legale e ordinato per accoglierli: la creazione di un ponte aereo, possibilmente organizzato dall’Unione Europea, per trasferire in Europa i 7mila africani detenuti in Libia senza aver commesso alcun crimine e oggi in pericolo di vita perché presi tra due fuochi nel conflitto in corso. Le amministrazioni locali potrebbero candidarsi a ospitarne ciascuna un piccolo gruppo e le forze impegnate della società civile potrebbero, a loro volta, indicare una famiglia tutor per accompagnare l’inserimento di ciascun rifugiato posto in salvo.
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