Su Neodemos Massimo Livi Bacci riflette sulle possibili conseguenze della pandemia sulle politiche migratorie. A causa dell’emergenza sanitaria che ha costretto milioni di persone a rientrare nei paesi di origine e bloccato nei paesi di residenza coloro che intendevano emigrare, per la prima volta in quarant’anni, lo stock migratorio diminuirà. Il Covid-19 ha infatti colpito duramente i migranti, soprattutto quelli bloccati nei paesi d’immigrazione, rimasti senza lavoro o con redditi decurtati. Il blocco della mobilità ha inoltre avuto ripercussioni negative anche sulle condizioni di vita di decine di milioni di famiglie sostenute dalle rimesse dei loro congiunti emigrati.
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