Il Budget di Salute e la presa in carico delle persone fragili

Un libro di Alceste Santuari


La Redazione di Welforum.it | 15 Marzo 2022

   Come è noto, Welforum.it ha scelto di non farsi carico della rassegna e del commento dei volumi che via via escono sulle politiche e i servizi sociali, perché la selezione sarebbe delicata e perché altri fanno questo servizio. Abbiamo fatto rare eccezioni per alcuni volumi scritti, su temi per noi centrali, dai diretti responsabili e dai più stretti collaboratori di welforum, ritenendoli contributi che approfondiscono e rafforzano il messaggio e i contenuti di analisi e valutazione che proponiamo. In questa selezione entra ora il nuovo libro di Alceste Santuari: Il budget di salute e la presa in carico delle persone fragili, Franco Angeli., liberamente scaricabile in forma digitale a questo indirizzo.   Il Budget di Salute consiste dallo svincolare risorse umane e finanziarie dal loro ancoraggio all’erogazione di servizi, per incanalarle in modo totalmente flessibile sulla realizzazione di progetti individuali basati sulle preferenze della persona, predisposti all’interno di un processo di condivisione-negoziazione ed orientati alla realizzazione del potenziale umano. Non più rette per residenze, centri diurni, assistenza domiciliare, ma risorse economiche e umane per l’accompagnamento ad occupare abitazioni civili, lavori contrattualizzati, frequentazioni sociali in contesti non psichiatrici. Sanità e sociale insieme. All’interno di un vero e proprio contratto, nel senso più prettamente giuridico del termine, con il cittadino e la sua famiglia. Con un impegno di risorse personali e familiari, laddove possibile, con una responsabilizzazione individuale parallela alla capacità contrattuale acquisita. Si firmano contratti, e nei contratti i contraenti hanno pari dignità. È un grande passo nella evoluzione dalla assistenza psichiatrica ai servizi di salute mentale.   Il Budget di Salute (BdS) trova le sue origini recenti in alcune sperimentazioni regionali che, nel tempo, hanno saputo affermarsi quali riferimenti riconosciuti anche a livello nazionale. Il BdS rappresenta uno strumento innovativo ed efficace di integrazione sociosanitaria e di promozione dell’inclusione sociale delle persone fragili. Esso è in grado di contemplare percorsi, progetti e interventi personalizzati di cura, di riabilitazione, di inserimento lavorativo e di autonomia delle persone fragili. Le finalità e le attività ricomprese nel BdS rendono questo “schema di gioco” giuridico e programmatorio funzionale alla garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni ai sensi dell’art. 117, comma 2, lett. m) della Costituzione. Il BdS, attivabile dalle Aziende sanitarie locali in collaborazione con i Servizi sociali territoriali, implica necessariamente il coinvolgimento delle organizzazioni della società civile, delle famiglie dei beneficiari-utenti e delle loro reti. La natura necessariamente personalizzata e comunitaria delle attività, dei progetti e degli interventi oggetto del BdS richiede l’attivazione di procedure amministrative che permettano di stabilire rapporti collaborativi e non soltanto competitivi con gli erogatori dei servizi e delle prestazioni. Di qui la necessità per le aziende sanitarie e per gli enti locali interessati all’attivazione e all’utilizzo del BdS di definire percorsi, strumenti e modalità di organizzazione e di gestione delle attività e dei progetti personalizzati che siano caratterizzati da un elevato grado di inclusione, confronto, dialogo e cooperazione tra i diversi attori coinvolti. Nello specifico, pertanto, il BdS può essere oggetto degli istituti giuridici cooperativi previsti dal Codice del Terzo settore, che sottraggono i servizi, i progetti e le attività definiti dal BdS dalle procedure pubbliche di affidamento di servizi, esaltandone, conseguentemente, l’attitudine a creare reti di collaborazione in ambito comunitario.   Alla luce delle premesse su esposte, l’obiettivo del volume è quello di offrire al lettore una chiave di lettura di matrice giuridica ed istituzionale per comprendere uno strumento le cui potenzialità possono invero contribuire a migliorare i sistemi di welfare locali e rafforzare la protezione dei diritti delle persone e dei gruppi più fragili e vulnerabili della società contemporanea.   Il volume si compone di una parte introduttiva e metodologica, di quattro capitoli e di alcune riflessioni conclusive. Dopo aver delineato il perimetro dell’analisi svolta e aver chiarito l’impianto metodologico che caratterizza l’indagine condotta, il Capitolo Primo del volume colloca il BdS nella sua dimensione storico-evolutiva, considerando in particolare la regolazione giuridica, le funzioni, i modelli organizzativi regionali e il ruolo della regolazione pubblica, anche alla luce dell’attuale dibattito circa la riforma dell’assistenza sanitaria e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel Capitolo Secondo sono analizzati gli strumenti e gli istituti giuridici a presidio della tutela dei diritti delle persone fragili e che possono risultare “strategici” quali componenti del BdS. Il Capitolo Terzo analizza, anche con un approfondimento di diritto eurounitario, le potenzialità del BdS quale strumento giuridico innovativo capace di realizzare e migliorare l’integrazione tra prestazioni e servizi di natura sanitaria e interventi e progetti di carattere socio-assistenziale. Il Capitolo Quarto è interamente dedicato all’analisi delle diverse procedure amministrative che le aziende sanitarie locali possono adottare al fine di implementare e applicare il BdS. Infine, le conclusioni contengono alcuni spunti di riflessione in merito all’innovazione che il BdS può apportare nell’organizzazione e nell’amministrazione degli enti pubblici responsabili di assicurare i livelli essenziali delle prestazioni sociali e civili.   Questo testo di presentazione è stato pubblicato anche da Impresa Sociale


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